History

Documents mention the Bitossi family in the territory of Montelupo Fiorentino since 1536. In this place of ancient ceramic tradition, a few kilometres from the city of Florence, over the centuries the Bitossis have been kilnsmen, sculptors and painters, but above all they have dedicated themselves to ceramics, introducing an extraordinary stylistic and formal renewal in the early decades of the 20th century. Heir to a long dynasty and tradition, Guido Bitossi founded the Maioliche Artistiche Guido Bitossi factory in 1921, offering a production still linked to tradition and the classic styles of the past with refinement and product study. The evolution in a modern direction was dramatic from the early 1950s, under the artistic direction of Aldo Londi, a man of innate creative and aesthetic sense, attentive to changes in taste and the uniqueness of Italian products. Londi joined Bitossi in 1946 and from then on was the undisputed protagonist of the production style for more than fifty years, first as a painter, then as art director and finally as a tireless experimenter. Many designers have approached the production of Manifattura Bitossi over the years, creating new collections. First of all, the architect Ettore Sottsass, who started to frequent the Bitossi factory from 1955 to experiment and create new modern ceramics. His collections will open a new chapter in the history of Italian design. Bitossi Ceramiche, still located in its historical headquarters dating back to 1929 and led by Ginevra Bocini, the fourth generation of the Bitossi family, represents Italian-made excellence in the world. In 2014, the factory was entered in the Register of Historical Italian Companies established by Unioncamere Nazionale and the Chamber of Commerce.

Nel corso degli anni molti designers si sono confrontati con la produzione della Manifattura Bitossi, dando vita a nuove collezioni. Primo fra tutti, l'architetto Ettore Sottsass, che iniziò a frequentare la manifattura Bitossi dal 1955 per sperimentare e creare nuove ceramiche moderne. Le sue collezioni apriranno un nuovo capitolo nella storia del design italiano. Bitossi Ceramiche, situata ancora oggi nella sede storica del 1929,  guidata da Ginevra Bocini, quarta generazione della famiglia Bitossi, rappresenta l'eccellenza italiana del made in Italy nel mondo.

La manifattura, nell'anno 2014 è stata iscritta nel Registro di Imprese Storiche Italiane istituito da Unioncamere Nazionale e dalla Camera di Commercio.

Design

La ceramica non è mai fine a sé stessa: in essa la fantasia, le capacità tecniche ed espressive convergono per concorrere e formare un ambiente, per creare grandi architetture e grandi civiltà. Ma per realizzare tutto questo artisti e industriali devono lavorare insieme con pazienza, "devono provare e riprovare" per evolversi, com'è accaduto in un'azienda toscana, la manifattura Bitossi di Montelupo Fiorentino, "dove adagio adagio", grazie "al coraggio dell'industriale e alle qualità di un uomo molto tranquillo, ma molto giovane, paziente e coraggioso "Aldo Londi, si sono fatti esperimenti" per impostare una produzione semplice e nuova", lasciandosi alle spalle quella più tradizionale.

(Ettore Sottsass, L'Industrial designer nel settore ceramico, 1995)

È con questa citazione che vogliamo ricordare il profondo legame che Ettore Sottsass ha avuto con questa azienda e con Aldo Londi. Tantissime saranno le sperimentazioni e le collezioni progettate dall'architetto e realizzate alla Bitossi, assieme all'amico Aldo Londi, Ugo e l'Aurelio maestri ceramisti. Il rapporto di collaborazione fra Sottsass e la Bitossi non si è mai interrotto: dal 1955 all'ultima produzione in esclusiva che Bitossi Ceramiche ancor oggi produce.

La Bitossi oggi investe in primo luogo nella ricerca e progettazione di ceramiche di designer e continua a interpretare la tradizione riproponendo soggetti iconici di Aldo Londi. Non è un caso che molti dei collaboratori esterni, architetti e designer, si ispirino alle tecniche del passato documentato nell'Archivio Museo Bitossi, nella incessante ricerca di equilibrio tra il saper fare, l'innovazione e la ricerca.Nell'ultimo trentennio, tante le collaborazioni sviluppate: Antonella Cimatti, Arik Levy, Benjamin Hubert, Cedric Ragot, Dimorestudio, Elma Lisowski Choung, Fabio Novembre, George J. Sowden, Gerard Taylor, Karim Rashid, Laura Bethan Wood, Luisa Bocchietto, Mario Ferrarini, Marco Zanini, Martine Bedine, Massimo Giacon, Matteo Thun, Max Lamb, Michele de Lucchi, Monica Föster, Nathalie Du Pasquier, P. Palma & C. Vannicola, Piero Fornasetti, Remo Buti, Ronon & Erwan Bouroullec.

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